venerdì 5 marzo 2010

Ridata la scorta a Capitano Ultimo

Gli avevano tolto la scorta qualche mese fa, senza un motivo apparente. 120 carabinieri si erano offerti di vigilare su di lui nel loro tempo libero e ora il comitato per la sicurezza personale ha fatto marcia indietro. Capitano Ultimo, l’uomo che nel 1993 ha arrestato Totò Riina, ha riavuto la sua scorta e ora non sarà più costretto a girare per strada da solo.
La notizia della nuova scorta per il colonnello Sergio De Caprio arriva da Studio Aperto, il telegiornale di Italia Uno diretto da Mario Giordano, che in un servizio esclusivo firmato da Enrico Fedocci ha mandato in onda il testo dell’ordinanza firmata dal prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.
"L'ufficio centrale interforze per la sicurezza personale - si legge nella circolare - ha disposto per il colonnello Sergio De Caprio l'istituzione della misura della scorta su autovettura di servizio, con decorrenza immediata". Era stato lo stesso tg di Italia Uno a denunciare ai primi di ottobre che all’ufficiale dei carabinieri era stata revocata la sicurezza. I giornali ripresero la notizia e scoppiò un caso. A tal punto che 120 carabinieri di Palermo si offrirono volontari per scortare l’ufficiale nel loro tempo libero e con le auto private.
Una patata bollente per il Comando Generale che fra mille imbarazzi non commentò la notizia. Grande soddisfazione è stata espressa dall’onorevole Nino Germanà, del Pdl, firmatario assieme a decine di colleghi, di una interrogazione parlamentare: “E’ una vittoria dello Stato, Capitano Ultimo è un eroe che va tutelato”

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